Tesi @Perigeo #3 – effetti ambientali del terremoto di Palu (Indonesia) del 2018

In questo post sintetizziamo i principali risultati del lavoro di tesi di Elena Sioli, che nella sessione di marzo si è brillantemente laureata in Ingegneria per la Sicurezza del lavoro e dell’ambiente. La tesi si intitola “Environmental effects triggered by the Palu (Indonesia) earthquake and intensity assessment using the ESI scale”, supervisore Francesca Ferrario.

Durante il suo tirocinio, Elena ha raccolto e catalogato informazioni sugli effetti ambientali prodotti dal terremoto di Palu, avvenuto il 28 settembre 2018 nell’isola di Sulawesi (Indonesia). Il terremoto ha avuto magnitudo Mw 7.5 ed è stato generato dalla faglia di Palu-Koro, una struttura a cinematica trascorrente di rilevanza regionale. Tra i principali effetti ambientali si segnala fagliazione superficiale per oltre 180 km e con spostamenti laterali di oltre 5 m e uno tsunami che ha colpito la baia di Palu; lo tsunami rappresenta una peculiarità del terremoto di Palu, poiché generalmente i terremoti per faglia strike-slip non causano questo effetto.

Elena ha raccolto informazioni su centinaia di punti con evidenze di effetti ambientali, a partire dall’analisi di oltre 70 articoli scientifici. Gli effetti sono stati localizzati e inseriti in un geodatabase con il software QGIS (Figura 1); a ciascun effetto è stato assegnato un valore di intensità locale con la scala ESI (Environmental Seismic Intensity), una scala macrosismica che si basa esclusivamente sugli effetti ambientali.

In seguito, sono state costruite le isosisme, che rappresentano le aree che hanno subito uguali livelli di danneggiamento. La Figura 2 mostra le isosisme ESI con intensità da VIII a XI; si può notare come le isosisme siano allungate nella stessa direzione della sorgente sismogenetica.

Infine, è stata calcolata l’attenuazione dell’intensità ESI con la distanza ipocentrale; la Figura 3 mostra il caso di Palu a confronto con altri forti terremoti analizzati con la scala ESI: i singoli eventi si dispongono in diverse zone del grafico, ma l’attenuazione (pendenza della retta di fitting) è simile per tutti i casi, a dimostrazione del fatto che l’analisi degli effetti ambientali produce risultati consistenti e ripetibili, permettendo di confrontare contesti territoriali diversi.

Complimenti a Elena e in bocca al lupo per il tuo futuro!