Nuovo articolo sui fattori che controllano la fagliazione superficiale in Centro Italia
Oggi è stata pubblicata su Nature Communications la ricerca di Zoe Mildon e colleghi, fra i quali il sottoscritto, che cerca di analizzare le variazioni delle velocità nelle faglie dell’Appennino Centrale, e quindi le variazioni nella frequenza dei forti terremoti, attraverso lo studio delle possibili mutue interazioni simogenetiche fra strutture attive negli ultimi 15000 anni. Quando una faglia accelera, ce n’è un’altra che rallenta. Negli ultimi 4000 anni, la Faglia del Vettore rallenta, quella di Leonessa e quella di Amatrice accelerano. Questo potrebbe indicare in quali aree dobbiamo aspettarci maggiori concentrazioni di forti terremoti, aprendo la strada a modelli fisici di pericolosità sismica, non esclusivamente basati sul catalogo sismico.
